Sonia Faccin docente del corso Innovative HR Manager & HR Business Partner è co-fondatrice e direttore di Family Partner, società di consulenza specializzata in Welfare aziendale e benessere organizzativo. Per noi risponderà ad alcune domande sull’importante tema del welfare aziendale.
Bene Sonia, quali sono a tuo avviso i principali vantaggi del welfare aziendale per un’azienda e per i suoi dipendenti, sia in termini di benessere individuale che di performance organizzativa?
Attivare un piano di welfare aziendale significa, innanzitutto, approfondire la conoscenza dei propri collaboratori, capire le necessità ed elaborare azioni che possano aiutarli sia nella loro sfera professionale che personale. Il risultato di questo percorso è un miglioramento del benessere che si riflette pienamente sui risultati aziendali in termini di migliori performance, minore assenteismo, minor turnover. Tanti sono i vantaggi e a volte le azioni sono veramente semplici da implementare.
Come può un programma di welfare aziendale essere personalizzato per soddisfare le esigenze specifiche dei dipendenti e allo stesso tempo supportare gli obiettivi strategici dell’azienda?
Entrare in contatto con le proprie persone è l’unica strada per progettare un piano di welfare veramente efficace. Supportare le persone è il primo passo per supportare gli obiettivi strategici.
Quali sono le tendenze attuali nel campo del welfare aziendale e quali nuove iniziative stanno emergendo per affrontare le sfide legate al cambiamento demografico, alla flessibilità del lavoro e alla crescente attenzione al benessere dei dipendenti?
Oggi si è passati da un welfare basato solo sui flexible benefit e sull’aumento del potere di acquisto delle retribuzioni ad un welfare che attiva azioni a favore del benessere individuale e alla conciliazione dei tempi di vita. Sempre più spesso si parla di wellbeing e non solo di welfare. E’ un lavoro molto stimolante perché, a differenza dei flexible benefit, le azioni di wellbeing devono essere studiate sulla popolazione aziendale e tarate sulle effettive necessità. Oggi si possono trovare molti esempi, soprattutto curiosando tra le best practices delle grandi imprese, ma la vera novità, a mio avviso, è che ogni azienda, e soprattutto le PMI, possono innovare e trovare soluzioni studiate ad hoc per le proprie persone anche relazionandosi con il territorio e la comunità che le ospita, attivando un welfare territoriale.
Quali strumenti e risorse possono essere utilizzati dalle aziende per valutare l’efficacia dei loro programmi di welfare aziendale e apportare eventuali miglioramenti in base ai feedback dei dipendenti?
Purtroppo, valutare l’efficacia dei programmi di welfare non è semplice. Gli indicatori tradizionali sono stati costruiti per valutare gli impatti economico/finanziari mentre la valutazione del miglioramento del benessere non può essere affidata ad un indicatore numerico. Al momento l’unico indicatore utilizzabile è lo SROI ma non è di facile applicazione. Quello che è emerso in questi anni, anche in collaborazione con l’Università di Pisa, è che il miglior modo per valutare l’impatto è attivare un percorso di monitoraggio costante che vada a verificare l’effetto su alcuni indicatori come, ad esempio, il miglioramento delle performance, il minor assenteismo, il grado di soddisfazione dei clienti o la diminuzione degli scarti. Anche in questo caso ogni azienda deve costruire il proprio sistema di valutazione.
Quali sono gli ostacoli più comuni che le aziende incontrano nell’implementare e gestire un programma di welfare aziendale, e quali strategie possono essere adottate per superarli e massimizzare il valore del welfare per l’organizzazione e i suoi dipendenti?
Il primo ostacolo all’implementazione di un sistema di welfare efficace è sicuramente la non conoscenza dell’argomento o meglio la conoscenza sommaria. La formazione è fondamentale per implementare un sistema di welfare che oggi deve essere costruito intorno alla singola azienda. E’ necessario individuare le leve, le azioni e gli strumenti più efficaci ma anche i sistemi di valutazione e di monitoraggio. L’obiettivo è quello di migliorare costantemente il piano seguendo le trasformazioni che avvengono periodicamente nelle aziende.