ESG e HR, binomio ormai indissolubile

Alessandro Donadio, ex HR, è oggi consulente e divulgatore sui temi del Lavoro. Studioso degli aspetti antropologici del mondo delle organizzazioni, esplora le questioni delle forme del lavoro, dell’intersezione fra digitale ed umano, delle ibridazioni fra tempo e spazio, del rapporto persona – organizzazione. È autore di diversi testi su questi temi, e per FrancoAngeli ha scritto: HRevolution (2017), Smarting Up (2018), Learning Organization (2021). Insegna nelle principali business school italiane ed è docente a contratto presso Università di Tor Vergata dove tiene un corso sul tema dell’Inclusione.

1. Qual è il ruolo fondamentale dell’approccio ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) nell’attuale panorama aziendale?
Io la ritengo la risposta coerente alla domanda forte che lo spirito del tempo odierno ci sta ponendo: come facciamo a abitare il (fare) mondo in modo sostenibile? Una domanda che si è costruita nel tempo contemporaneo, per effetto della sempre maggiore informazione e consapevolezza circa gli impatti che produciamo sul contesto, ma che “riscopre” un sapere, a dire il vero, che gli antichi greci della polis conoscevano bene.  Non si tratta solo di considerare il debito costante che come essere umani abbiamo verso il mondo, ma anche di concepirsi come vera leva di quella natura che ci domanda di fare cose per preservare se stessa ed i suoi abitanti. Valga anche, e come se vale, per individui, imprese, organizzazioni, che sono tutt’altro che soggetti neutri in questo contesto.
2. Come possono i professionisti delle risorse umane integrare efficacemente i principi ESG nella gestione del personale e nella cultura aziendale?
Dobbiamo imparare a declinare quelle tre parole: Environment, Social, Governance, in ambiti in cui HR ha responsabilità e leve. Ambiente che cosa vuol dire, per esempio? Fuori, dentro l’organizzazione? E cosa vuol dire tutelarli? Tenerli puliti sul piano materiale ma anche psicologico? Questo che ho appena fatto è solo un piccolo esercizio che attraverso la forza della domanda ci può far costruire una vera e propria mappa di azione sulle tre dimensioni. E poi ricordiamoci che come donne e uomini di organizzazione abbiamo anche delle convinzioni senza le quali il nostro lavoro semplicemente non esiste più. La prima e più fondamentale è quella che pensa la persona in relazione con altre persone, l’energia capace di far succedere le cose, anche le più sfidanti.
3. Quali sfide possono emergere nell’implementazione di iniziative ESG nelle pratiche di gestione delle risorse umane e come affrontarle?
La prima certamente è quella della consapevolezza: serve riuscire a volgere tutti lo sguardo verso lo stesso scenario. Comprendere le dinamiche in gioco e riuscire così ad ingaggiare ognuno, a partire dalle proprie capacità, talenti, attitudini, nell’obiettivo fai costruire organizzazioni che siano insieme rispettose, sostenibili e strumenti verso questi obiettivi.
Abbiamo anche alcune sfide già in corso che sono da spingere verso un altra e più matura fase. Penso all’inclusione per esempio. Ma anche all’avvento delle AI di cui dobbiamo occuparci anche in senso “sostenibile”.
4. In che modo l’adozione di criteri ESG può influenzare l’attrattività del datore di lavoro e la soddisfazione dei dipendenti?
Dalla constatazione che questa domanda sta diventano una precondizione, non solo da parte delle nuove generazioni, ma anche delle precedenti che a partire dalla voce dei ragazzi stanno rimaturando una consapevolezza forte su questi temi. La dimensione valoriale è cruciale oggi per ridare senso al lavoro ed il tema ESG ne è una leva di grande forza anche attrattiva appunto.

5. Quali sono i principali benefici strategici e operativi che le aziende possono ottenere dall’adozione di una prospettiva ESG nel contesto delle risorse umane?

Abbiamo detto alcune come appunto l’attrattività, la motivazione che passa dal Senso.
Ma direi anche l’acquisizione di nuove competenze che vengono sollecitate dal tema ESG e possono costruire un capitale umano nuovo e più capace di pensare ad innovazioni di prodotti e servizi che il mercato, il mondo, sta chiedendo come espressione di nuovi bisogni.
HR ha un ruolo fondamentale qui perché può in questo mondo non solo costruire organizzazioni più etiche e responsive delle domande della società, ma farlo rendendo più capace il business di trasformare istanze valoriali in valore di prodotto, servizio, offerta al mondo

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